P!nkinside - 'Cause we are all P!nkinside: #29 Fenomeno Cloverfield

13 gennaio 2008

#29 Fenomeno Cloverfield

Ecco a voi Madame and Messier la più geniale campagna pubblicitaria degli ultimi tempi: Cloverfield.
L’arguta mente del produttore hollywoodiano J.J.Abrams (padre delle serie di culto Alias e Lost), è riuscita a mettere su una strategia non indifferente: pubblicizzare un film semplicemente non parlandone.

I film horror con più stile (quelli giapponesi) tengono il mostro lontano dagli occhi dello spettatore per quasi tutta la durata del film, in maniera tale da far crescere sempre più la tensione in chi guarda. Stessa cosa avviene nel fenomeno Cloverfield: il trucco c’è ma non si vede.
Onestamente non so da quanto tempo circoli il fenomeno, forse da quest’estate. La cosa certa è che è agli sgoccioli: il film uscirà in anteprima negli USA il 18 gennaio e da noi poveri italiani il primo febbraio.

La leggenda vuole che J.J.Abrams mentre si recava in un negozio di giocattoli in Giappone con suo figlio, notò come all’America mancasse il suo mostruoso mostro di culto. Il nipponico Godzilla aveva la sua patria e King Kong non era abbastanza mostruoso come mostro: incuteva più tenerezza che paura. Abrams voleva qualcosa di veramente pazzesco e spaventoso: ecco fatto Cloverfield. Che poi sto Cloverfield che significa “campo di trifogli”.... Mah...
Questo è il primo trailer messo in circolazione, a me ha fatto veramente salire l’angoscia:

Paura, eh? Quanto mi piace la testa di Madama Libertà che rotola via... Insomma festa a sorpresa per Rob (che guarda caso deve partire per il Giappone) interrotta dal fantomatico mostro del quale non si capisce assolutamente niente. Ma che mostriciattolone sarà mai? È la stessa domanda che si pongono gli ormai infiniti siti dedicati al fenomeno. Le ipotesi sono state fatte tutte. C’è chi si è messo ad analizzare la locandina che in effetti suggerisce indizi sulla natura del mostro: notare i graffi sulla schiena di Miss Freedom e la scia nell’acqua che si dirige verso la città in fiamme. Paura, eh? C’è chi, nella locandina, vede pure la testa di un mostro tra le nuvole. Mah! Naturalmente le cose ci mettono poco a degenerare e a diventare manie. Si sono venute a creare così tutta una serie di sottonotizie che in qualche modo (non si sa quale) riguardano il film: l’avvento di questo mostro a New York sarebbe collegato in qualche modo ad una bevanda made in japan chiamata “slusho”, che ha fatto la sua comparsa, con i suoi bicchieri già in alcune puntate dei telefilm Alias e Heroes. C’è poi la Tagruato, azienda fittizzia, che produrrebbe la Slusho e non si sa perchè si occupa anche di trivellamenti in mezzo all’oceano. Da un pò circola questo video in tutte le lingue immagginabili:

E nel sito ufficiale del film, dove vengono pubblicate costantemente delle foto riguardanti il film, ne è stata pubblicata una riconducibile al video della notiza della Tagurato. Ma che vorrà dire? Lu mosto spunterà mica da lì? É stato inoltre reso noto un secondo trailer visibile qui. Dove praticamente si vede la schiena del mostro e si sente un ronzare. Le ipotesi sulla natura del mostriciattolo ormai sono arrivate a una conclusione con questo disegno:

C’è il mostro gigante e poi dei parassiti che gli stanno attaccati alla schiena e che si staccherebbero quando struscia contro i palazzi. Questi parassiti se ne vanno in giro allegramente ad uccidere la gente. C’è pure qualcosa di virale di mezzo secondo me perchè, sempre nel secondo trailer, si vede la sagoma di una donna esplodere dall’interno.
Le cose che si sanno sul film fino ad ora? Che è un film a basso budget, o almeno a basso budget rispetto agli standard hollywoodiani. Che è in stile “Blair witch project” ossia lo spettatore vede tutto attraverso le riprese amatoriali di uno dei protagonisti. E che, secondo me, il mostro non verrà mostrato praticamente per niente all’interno del film, se non un pochino giusto per accontentare la curiosità della moltitudine di fan che si stanno scervellando per capire che mostro sia.
Manca pochissimo, quasi quasi sto fremendo anche io dalla curiosità. Sarà sicuramente una cazzata ma non c’è dubbio che la spessa nebbia di mistero che si è venuta a creare intorno alla vicenda ha tramutato la cazzata in cazzata appetitosa.

1 commento:

Joey Potter ha detto...

sono d accordo con te pulce..hai stuzzicato anche la mia curiosità!bravo piccolo critico in erba