P!nkinside - 'Cause we are all P!nkinside: #15 Across the Beatles

3 dicembre 2007

#15 Across the Beatles

Non avevo mai capito cosa ci trovasse d’interessante il mondo in quattro ragazzini di Liverpool un pò sfigatelli e un pò tanto cessi. Dopo aver visto Across the universe l’ho capito. Il nuovo film della delisziosa regista Julie Taymor (citata anche nel mio esame di maturità con il suo film Frida), racconta la storia di Jude (un ragazzo di Liverpool che sbarca in America) e l’epoca che lo circonda: il pre-sessatotto, il sessantotto, e appena-appena il post-sessantotto. Tutto ciò raccontato attraverso le canzoni dei Beatles che parlano di amore come di politica e raccontano così non solo le singole vicende che circondano Jude ma anche gli eventi mondiali e sociali del tempo quali la guerra in Vietnam, le proteste studentesche e bla bla bla. I temi trattati sono così facilmente riscontrabili con il presente che mentre Julie girava la scena della marcia pacifista, gli abitanti di New York pensavano fosse una vera marcia contro la guerra in Iraq. Parla Julie Taymor: “La gioia più grande però è stata mostrare il film a Paul McCartney. Ero a Londra, seduta accanto a lui mentre vedeva la mia opera. Durante la proiezione mi sono sentita insicura di tutto, tremavo. A un certo punto Paul ha cominciato a canticchiare sotto voce All My Loving e mi ha detto: è impossibile che non mi piaccia.” Ho un debole per i musical quindi sono di parte nel giudizio, comunque un bel sette e mezzo se non otto lo merita proprio. Mi fanno impazzire, poi, tutti i vari quadri musicalpsichedelici che come li fa Julie non li fa nessuno. Da annotare inoltre la collaborazione di svariati artisti tra cui Bono Vox, Joe Cocker, il coreografo Daniel Ezralow e il cammeo dell’ex-Frida Salma Hayek in versione infermiera sexy. Le cose che non mi convincono? La droga: il film è una continua visione psichedelica della realtà ma da dove nasce tutto ciò? L’origine del trip (che sia un’innocua canna, un acido o una pippata di checcazonesò) nel film non appare per niente, fatta eccezione per due-tre foglie di marijuana sulle insegne dei negozi. Problemi di perbenismo? Poi il classico sdolcinato bel finale all’americana; pensandoci bene un finale tragico proprio non ci stava bene. All you need is love. Ma siamo proprio sicuri che tutto ciò di cui abbiamo bisogno sia l’amore? Mah...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La finisci di scrivere "pò" invece di "po'"? Massacrare l'italiano farà anche figo, ma rende il tuo blog illeggibile... Alle superiori quanto avevi in italiano? 4?

PiNk_InSiDe ha detto...

No, non avevo 4, avevo un pò di più.