Ieri era San Faustino, la festa dei single. Ieri ho visto un film stupendo che parlava di solitudine. Detta così è molto triste come cosa ma il film è davvero spettacolare.
Apparte il fatto che amo la solitudine per i motivi citati nel post di San Valentino, apparte il fatto che ho sempre sognato di fare un lungo viaggio da solo nel deserto, apparte il fatto che il personaggio protagonista possiede la classica personalità della persona per la quale perderei facilmente la testa, apparte il fatto che l’essere umano che viaggia per trovare se stesso è un tema che ha il suo gran bel fascino, apparte tutto ciò il film è davvero spettacolare.
Tratto dal libro di Jon Krakauer che a sua volta è tratto dalla vera storia di Christopher McCandless, in arte Alexander Supertramp: un ragazzo, fondamentalmente un esaltato, che al culmine di una vita apparentemente stupenda decide di lasciare tutto e di barboneggiare per l’america, conoscendo varie persone, facendo vari lavori, pronto a disperdere sempre qua e là perle di saggezza che manco Buddha cagherebbe, facendo innamorare di sè donne, uomini, vecchi e chiunque faccia la sua conoscenza ma rimanendo comunque sempre da solo. Fino alla sua grande avventura nelle selvagge terre dell’Alaska, dove per kilometri e kilometri non c’è nient’altro all’infuori di te e della natura e dove, forse fatalmente, trova la morte. Poco prima di morire scrive: “La felicità è reale solo se condivisa”. Io controbatto: “La felicità è reale solo se condivisa?”
Sean Penn alla regia, innanzitutto, me lo aspettavo bravo ma non così bravo, a me il suo stile piace davvero tanto: le inquadrature, i tempi, tutto tranne che banale e scontato. Bravo Sean! L’attore protagonista, Emilie Hirsch, inizialmente pensavo stesse lì solo per la sua bella faccia visto che non doveva fare niente. Stava solo, non doveva parlare, doveva fingere di pensare di tanto in tanto... Invece il personaggio ha vissuto dei momenti veramente drammatici e commoventi e l’attore li ha saputi trasmettere proprio bene. Internamente mi sono proprio commosso, esternamente quasi.
Ci sarebbe tanto da dire sull’avventura di quest’uomo che è riuscito a fare di se un personaggio fichissimo, un asessuale asociale saggissimo egoista meraviglioso affascinantissimo, ci sarebbe davvero tanto da dire. Ma il quesito che più mi ha turbato mentre vedevo il film è stato: ma come fai a vivere senza crema idratante? Sai che pelle secca...
Aspetta perchè se finisco il post così sembra che del film non me ne è fregato un cazzo. Ripeto per la terza volta che è davvero spettacolare. Uffa però mo finire così non mi piace! Basta ho scritto troppo.
2 commenti:
è stato il film perfetto da vedere nel giorno perfetto... e anche " esaltato asessuato" è la definizione perfetta per quel gran tocco da 90 che, detto tra noi, avrebbe ben poco da disperarsi... sarà anche questo un ossimoro stilistico del nostro Sean?
ossimoro stilistico... bah!
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