La scorsa notte, precisamente dalle 4 alle 6, durante una mia tipica notte insonne e durante un mio tipico attacco di fame cinematografica ho scoperto il mio “nuovo” film preferito. Prima nella lista c’erano Moulin Rouge di Baz Luhrmann e Dancer in the dark di Lars Von Trier; ora si è aggiunto Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore: il film è uscito l’anno in cui sono nato, nel 1988, e nei due anni successivi ha trionfato a Cannes, agli Oscar e ai Golden Globe.
La storia? Giancaldo, paesino inesistente della Sicilia, fine degli anni ’40, l’unico divertimento era il cinema. Salvatore Di Vita, un bambino fichissimo di dieci anni, stringe amicizia con Alfredo, il proiezionista del Cinema Paradiso. Alfredo fa praticamente da padre al piccolo Salvatore che viene così iniziato al mestiere di proiezionista, al cinema e alla vita. Il film infatti attraversa e racconta la vita di Salvatore (fino all’età di 50 anni quando è ormai un regista affermato) in una sorta di flashback continuo che mescola passato e presente: il ricordo del passato lo aiuterà a ridefinire il presente.
Mi ha sempre appassionato il tema “Cinema e Vita che si fondono” e in questo film sono rappresentati come due giocatori di ping-pong che continuano a passarsi la pallina all’infinito: il tutto è riuscitissimo. Ci sono tanti altri film che hanno toccato l’argomento ma nessuno l’ha mai approfondito del tutto. Uno a caso: The Dreamers di Bertolucci. Escludendo naturalmente 8 ½ di Fellini che non lo definirei “film” ma “opera surrealista”.
Tornando a Nuovo cinema Paradiso (che poi nella versione internazionale si chiama solo Cinema Paradiso senza il “Nuovo” chissà come mai?), è un film con dentro tutto: le continue citazioni; la censura; i luoghi comuni dell’italiano medio; la chiesa; la famiglia; l’istruzione; l’amore; la morte... C’è tutto ed ogni cosa è al posto giusto al momento giusto, non sgarra mai. Chiudono il pacchetto regalo le musiche firmate Morricone che intensificano le emozioni all’ennesima potenza.
È uno dei pochissimi film che mi ha dato tutto quello che un film mi deve dare. Mi ha fatto sorridere, mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere. Ed essendo rarissima per me la lacrima-causa-film, vuol dire che è un film davvero speciale.
3 dicembre 2007
#14 Il mio "nuovo" film preferito
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