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Caro Babbo Natale,
come va? ‘Na vitaccia, ve’? Io quest’anno sono stato un bambino bravissimo, fin troppo buono. Avrei potuto spezzare qualche braccino a qualcuno, ma mi sono trattenuto. Ecco, diciamo che sono stato molto paziente. E come ripagare questo pravo pampino se non con tanti regalini? No, niente pace nel mondo e nemmeno l’amore eterno... Basta! Sono passati di moda. Prendi appunti Babbo e non farti sfuggire niente:
Innanzitutto un bel pacco. Regalo. Gigante. Dentro ci puoi mettere... vediamo...
- lo sconto del 50 % su tutte le fatiche che dovrò affrontare nel 2008;
- una bella mazza ferrata per difendermi dai malintenzionati (non si sa mai);
- una mazza ferrata per i malintenzionati, per difendersi da me (non si sa mai);
- un bel pò di culo: non culo-culo (oddio anche quello non guasta);
- naturalmente tantissimi soldi (devo ricevere ancora gli arretrati degli scorsi vent’anni);
- tante persone stimolanti e nessuna banale;
- Il nuovo film di Tim Burton;
- Tim Burton;
- un cappellino di lana pieno di pon-pon magenta;
- qualche casetta qua e là in giro per il mondo (New-York, Londra, Barcellona, Maui... fai un po’ te);
- un cinema dentro ognuna delle casette sopracitate;
- una telecamera superprofessionale con studio di montaggio in coordinato;
- un cappotto bianco che non si sporca mai;
- una lieve rinoplastica;
- qualche muscoletto in più;
- una depilazione permanente totale di tutto il mio corpo;
- più voglia di fare;
- tanti pacchetti di sigarette rosa che si dovrebbero chiamare “pink elephant” se non sbaglio;
- tanta psichedelia;
- tanta tranquillità;
- una morte indolore;
- l’anello vibrante della Durex;
- l’olio Johnson’s baby;
e basta, credo che per questo Natale basti. Le ultime due cose non sono necessariamente connesse. Tanti Baci!
Ps: Tanto lo so che di tutte queste cose mi porterai solo il nuovo film di Tim Burton che esce a prescindere se lo desidero o meno.
Ps2: Ti amo lo stesso!
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Nevica qua e là in tutta Italia e con questo cielo color topo albino con forfora che sovrasta Roma mi sa tanto che la neve è prossima anche qui. Fa molto “Christmas time” la neve. Che palle! E non parlo né di palle di neve né delle palle dell’albero.
Avevo provato a ignorarlo, a sbuffare e girarmi dall’altra parte, ma ovunque mi giro c’è qualcosa che sa di Natale. Che due maroni il Natale! È proprio scocciante come cosa. Tutto così luccicoso, dolce e smielato; tutto questo finto buonismo che altro non provoca in me se non il vomito.
Il pranzo coi parenti che dura quattrocentocinquanta giorni. Se poi possono essere chiamati “parenti” persone che vedi solo a Natale. Per non parlare dei regali: li devi fare per forza. “Per Natale ti ho preso una cosa bellissima” “Eccheccazzo, ora devo mettermi a cercare qualcosa all’altezza delle aspettative, non potevi farmi una caccola?” I soldi non ne parliamo, che quelli mancano dalla notte dei tempi e all’orizzonte non vedo spuntare nemmeno una monetina.
I miei zii, poi, sono convinti da quando ho tre anni che continuerò ad avere tre anni per tutta la vita. Il regalo dell’anno scorso? Il libro delle avventure a spasso nel tempo di Geronimo Stilton. Bellissimo davvero. Il regalo dell’anno prima ancora? Il profumo di Bat-Man per me e mio fratello. A mia sorella che è femminuccia quello di Barbie.
I nonni che sono i più grandi finanziatori del Natale ormai a poco a poco sono sempre di meno. È rimasta solo la nonna materna. Nonna Maria che poi è nata il 25 Dicembre.
Piano per il prossimo Natale: fuggire alle Maldive, starmene spaparanzato al sole ad abbrustolirmi alla faccia di questo freddo minchione. Sto scrivendo questo post con una coperta in testa. L’unica consolazione della mia vita per questo Natale? Questi due video:
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Innanzitutto farei un minuto di silenzio per la nuova testata che è fichissima (all by myself con una versione primitiva di photoshop), da notare il contrasto minimal a destra versus kitsch a sinistra, poi l’uovo col rosa dentro che cola... più lo guardo più me ne innamoro ....................................
................................[minuto di silenzio]....................
............................ Detto ciò ecco un po’ di cose bizzarre assai che ho scovato spulciando qua e là su internet:
- Pricasso: l’ormai celeberrimo artista che dipinge col casso, con tanto di homepage personale. Eviterei di commentare perchè la cosa si commenta da sola. Dico solo che il suddetto Pricasso ha proprio una faccia da... artista? Mah...
-
- Food fighter: È sempre stato il mio sogno fare la guerra con il cibo, torte in faccia e cazzi vari... Grazie a cotesto sito i sogni diventano realtà. Si può scegliere contro chi combattere, io consiglierebbi la vecchia cuoca malefica incazzata: è uno spasso!
- Ex bambino Kinder: un blog del quale sentivamo proprio bisogno “una barretta è per sempre” infatti non è più attivo dal 2005 cotesto blog dedicato a Günter Euringer, il carissimo bambino (ormai raggrinzito) che stava sulla confezione di Kinder cioccolato. Personalmente odiavo quel bambino dal profondo del mio cuore e sono proprio contento che l’hanno rimpiazzato con un bimbo nuovo di zecca, anche se ricordo che mi prese una sincope alla vista della nuova confezione.
- Dontclick: Sito graficamente stupendo del quale ancora non ho capito l’utilità (dovrebe essere una specie di esperimento) nel quale non serve assolutamente nessun click del mouse per navigare ed esplorarlo tutto. Io non cliccherebbi.
- L’Italia dei cognomi: per sapere quante persone hanno il tuo stesso cognome in tutta Italia e inculcare nella tua mente dubbi amletici quali: “Ma quanto sono raro?” oppure “Sarò a tiratura limitata?”
- GodTube: dopo PornTube, la versione porno di YouTube, ecco la risposta cristiana santa e immacolata della famosa piattaforma di condivisione video. Con la croce al posto della “T” e lo slogan “broadcast him”. Muahahahahah! Da videopredicatori a elegie sulla perfezione del creato ammirando le meravgliose carateristiche di una banana: c’è di tutto... mancano solo i mitici Snack e Gnola.
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Genesi 11, 1-9
1. Sur la tuta tero estis unu lingvo kaj unu parolmaniero. 2. Kaj kiam ili ekiris de la oriento, ili trovis valon en la lando Ŝinar kaj tie ekloĝis. 3. Kaj ili diris unu al alia: Venu, ni faru brikojn kaj ni brulpretigu ilin per fajro. Kaj la brikoj fariĝis por ili ŝtonoj, kaj la bitumo fariĝis por ili kalko. 4. Kaj ili diris: Venu, ni konstruu al ni urbon, kaj turon, kies supro atingos la ĉielon, kaj ni akiru al ni gloron, antaŭ ol ni disiĝos sur la supraĵo de la tuta tero. 5. Kaj
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Più o meno 106 anni fa e più o meno 41 anni fa, nasceva e moriva Walt Disney, precisamente il 5 dicembre 1901 e il 15 dicembre 1966.
Qualche tempo fa mentre “viaggiavo” su youtube la mia attenzione è stata catturata dalle svariate scenette psichedeliche dei film Disney. Conseguenzialmente è sorto in me un arcano dubbio: di che si faceva Walt Disney?
E va bene che una volta ogni tanto (volendo sfogare la tua assurda fantasia) in mezzo al cartone animato del momento ci ficcavi dentro un trip allucinante nei meandri della psiche, ma a me sembra di averne visti un pò troppi di sti trip allucinanti mio caro Walt.
Avendo approfondito le mie ricerche, sono venuto a conoscenza del fatto che circolano un bel pò di leggende metropolitane su di te. D’altronde si sa, quando sei un personaggio di fama mondiale, come me o te, caro Walt, iniziano a circolare strane voci sul tuo conto. C’è gente che ancora si chiede se è vero o no che mi depilo la lingua... mah.. rimarrà un mistero... Tornando a noi, Walt, devi sapere che su di te si vocifera di messaggi subliminali nei tuoi cartoni animati riguardanti sesso, roba satanica e soprattutto droga... si vocifera... c’è poco da vociferà: è palese la cosa... Basta un poco di zucchero e la pillola va giù; Trilly con la sua polverina magica; per non parlare di Alice poraccia che c’ha un intossicazione da funghetti allucinogeni... In ogni tuo film c’è minimo una scenetta assurda che ricorda tanto gli effetti di un trip allucinogeno. Poi in un mondo così zuccheroso qualcosa di oscuro doveva nascondersi. “Se puoi sognarlo, puoi farlo” dicevi solitamente adorato vecchio lisergico Walt. Tiè! Beccati una mini antologia delle tue visioni più fiche in tuo ricordo:
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Non avevo mai capito cosa ci trovasse d’interessante il mondo in quattro ragazzini di Liverpool un pò sfigatelli e un pò tanto cessi. Dopo aver visto Across the universe l’ho capito. Il nuovo film della delisziosa regista Julie Taymor (citata anche nel mio esame di maturità con il suo film Frida), racconta la storia di Jude (un ragazzo di Liverpool che sbarca in America) e l’epoca che lo circonda: il pre-sessatotto, il sessantotto, e appena-appena il post-sessantotto. Tutto ciò raccontato attraverso le canzoni dei Beatles che parlano di amore come di politica e raccontano così non solo le singole vicende che circondano Jude ma anche gli eventi mondiali e sociali del tempo quali la guerra in Vietnam, le proteste studentesche e bla bla bla. I temi trattati sono così facilmente riscontrabili con il presente che mentre Julie girava la scena della marcia pacifista, gli abitanti di New York pensavano fosse una vera marcia contro la guerra in Iraq.
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La scorsa notte, precisamente dalle 4 alle 6, durante una mia tipica notte insonne e durante un mio tipico attacco di fame cinematografica ho scoperto il mio “nuovo” film preferito. Prima nella lista c’erano Moulin Rouge di Baz Luhrmann e Dancer in the dark di Lars Von Trier; ora si è aggiunto Nuovo cinema Paradiso di Giuseppe Tornatore: il film è uscito l’anno in cui sono nato, nel 1988, e nei due anni successivi ha trionfato a Cannes, agli Oscar e ai Golden Globe.
La storia? Giancaldo, paesino inesistente della Sicilia, fine degli anni ’40, l’unico divertimento era il cinema. Salvatore Di Vita, un bambino fichissimo di dieci anni, stringe amicizia con Alfredo, il proiezionista del Cinema Paradiso. Alfredo fa praticamente da padre al piccolo Salvatore che viene così iniziato al mestiere di proiezionista, al cinema e alla vita. Il film infatti attraversa e racconta la vita di Salvatore (fino all’età di 50 anni quando è ormai un regista affermato) in una sorta di flashback continuo che mescola passato e presente: il ricordo del passato lo aiuterà a ridefinire il presente.
Mi ha sempre appassionato il tema “Cinema e Vita che si fondono” e in questo film sono rappresentati come due giocatori di ping-pong che continuano a passarsi la pallina all’infinito: il tutto è riuscitissimo. Ci sono tanti altri film che hanno toccato l’argomento ma nessuno l’ha mai approfondito del tutto. Uno a caso: The Dreamers di Bertolucci. Escludendo naturalmente 8 ½ di Fellini che non lo definirei “film” ma “opera surrealista”.
Tornando a Nuovo cinema Paradiso (che poi nella versione internazionale si chiama solo Cinema Paradiso senza il “Nuovo” chissà come mai?), è un film con dentro tutto: le continue citazioni; la censura; i luoghi comuni dell’italiano medio; la chiesa; la famiglia; l’istruzione; l’amore; la morte... C’è tutto ed ogni cosa è al posto giusto al momento giusto, non sgarra mai. Chiudono il pacchetto regalo le musiche firmate Morricone che intensificano le emozioni all’ennesima potenza.
È uno dei pochissimi film che mi ha dato tutto quello che un film mi deve dare. Mi ha fatto sorridere, mi ha fatto ridere e mi ha fatto piangere. Ed essendo rarissima per me la lacrima-causa-film, vuol dire che è un film davvero speciale.
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