Può la pubblicità diventare arte? Negli ultimi anni “l’arte” della pubblicità si è affinata in maniera notevole, gli spot televisivi si sono trasformati in veri e propri cortometraggi di ricercata qualità.
Gli sforzi del Team Sony Bravia mostrano i loro frutti con spot stupendi. Ne sono usciti diversi in questi anni, ognuno firmato da un affermato regista e ognuno spettacolare.
In principio furono le palle: miliardi di palline rimbalzanti che invasero le strade di San Francisco, poi vennero i fantastici fuochi d’artificio alla vernice, in seguito una miriade di conigli di plastilina a spasso per New York e infine gomitoli di fili colorati sulle piramidi.
Il messaggio è semplice: “Colour like no other” (gli spot pubblicizzano una linea di televisori lcd), e quando li vedi pensi davvero che colori del genere non te li dà nessun altro. Le musiche poi sempre azzeccatissime, veramente wonderful.
Insomma non c’è modo per descriverli, bisogna vederli. E le nostre mamme che aspettavano con ansia il carosello... Ma per piacere!
3 gennaio 2008
#25 Pubblicità come arte
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento