P!nkinside - 'Cause we are all P!nkinside: marzo 2008

31 marzo 2008

#52 Indecision! Indecision!

"La politica è stata definita la seconda più antica professione del mondo. Certe volte invece trovo che assomigli molto di più alla prima." : così diceva Ronald Reagan e, in sostanza, sì aveva ragione, la politica è una marea di puttanate.
Puttanate o meno, siamo chiamati a farci i conti almeno il 13 e il 14 aprile andando a votare. Sembrava così bello, da piccoli, entrare nella cabina con la propria mamma e fare la "x" dove te lo diceva lei. Esaltante come esperienza. Ora, invece farei un bel falò con tutte quelle legnose cabine, tutte quelle schede e chi rappresentano.
La lista dei 177 partiti (o presunti tali) è una cosa allucinante: partito impotenti esistenziali; no ai pacs; partito internettiano; pane pace lavoro; per il bene comune; il loto; io non voto; non remare contro; etc...
Nomi a parte, vogliamo parlare della grafica di questi simboli? Nemmeno cinque secondi gli hanno dedicato! Io, per principio non voterei mai un simboletto brutto e insipido.
Comunque se l'indecisione regna sovrana nel tuo cuoricino, c'è il test per capire a che partito sei più vicino: una pratica guida per evitare smarrimenti tra le varie campagne elettorali.
E se neanche il test mette pace a quella vocina dentro di te che urla "indecision! indecison!" allora non rimane nient'altro da fare che guardare questi due video e tutto sarà improvvisamente più chiaro:



P.S. Io voterò Wonder Walter: l'unico di cui mi fido.
P.P.S La visione di
I'm PD ha inciso molto sulla mia decisione.

19 marzo 2008

#51 Tutta la vita davanti

Ieri ho ufficialmente deciso di lasciare l'università.
Ieri mi è arrivato a casa il tesserino dell'università.
Mi sono quasi commosso e mi si è quasi stretto il cuore per questa coincidenza.
Cinque secondi dopo ho pensato: "Che ficata, con il tesserino ho lo sconto al cinema e non vado neanche all'università".
Non ho proprio la testa per passare la vita a studiare in questo momento. Troppo faticoso e stressante. So che un giorno me ne pentirò e che arriverà il laureato che, sventolandomi la sua laurea sotto il naso, mi fregherà il posto. Pazienza.
Ho bisogno di fare, di creare e di sperimentare ma non sto facendo niente di tutto questo. Forse per paura o forse per pigrizia, non faccio niente. Ho la sensazione di non concludere un cazzo nella mia vita e non faccio niente. Ho una scogliera altissima sotto i piedi e non trovo il coraggio di buttarmi in mare.
Penso troppo. Che cazzo me penso?

.....(pausa di 5 minuti di riflessione).....

Possibile che sia così difficile stare dietro una cinepresa? Uno deve fare lo spalamerda, deve imparare come si fa, deve fare carriera, deve acquistare credibilità. A 93 anni, forse, avrò raggiunto il mio obiettivo. E datemi una cinepresa!
A proposito di cinema, voglio andare a vedere un film che sembra molto adatto al momento, questo:

13 marzo 2008

#50 Web V.I.P.

"V.I.P." qui sta sia per "very important person" che per "very imbecills person".
Diventare dei vip in rete non è affatto difficile: puoi avere un blog letto da tutti, puoi avere un profilo su myspace con migliaia di amici, puoi crearti un avatar supersexy su Second Life ma, soprattutto, puoi caricare video su youtube.
Se carichi qualcosa di mai visto prima e la fortuna del passaparola è dalla tua parte, allora puffete: sei famoso. La stessa cosa è successa a Chris Crocker e a Magibon.
Chris Crocker è un ragazzo americano, etichettarlo come gay è un pò limitativo, lui va oltre: superultrafrocio penso sia esplicativo. Era settembre dell'anno scorso, Britney Spears aveva appena fatto la sua grande fallimentare esibizione agli mtv video music awards per la quale fu metaforicamente lapidata da tutti; ed ecco che entra in azione il suo fan numero uno Chris Crocker: in lacrime si rivolge al mondo pregando di lasciare in pace britney, lei è un essere umano, dice Chris. Il suo video "Leave Britney alone" registra in pochissimo tempo milioni e milioni di spettatori (se così si possono chiamare), fa il giro del mondo e diventa un cult. Chris concede difficilmente interviste, passeggia sui red carpet con graziosi vestitini, si monta la testa, la definizione "pazzo" diventa riduttiva, in poche parole: Chris ce lo siamo giocato.
Magibon, invece, è una graziosissima ragazza giapponese che fissa la webcam. I suoi occhi talmente grandi e ipnotici somigliano a quelli di un manga e le hanno fatto aggiudicare il soprannome di "cartone animato vivente". Nella maggior parte dei suoi video fissa la cam e basta, non fa nient'altro. Ogni tanto concede qualche parola, fa un sorso di coca-cola, morde una pizza, fa il suo tipico saluto e scompare. C'è chi dice sia arte tutto ciò. Muahahah! Sicuramente è ipnotica: lei e Chris mi hanno fatto passare una notte insonne attaccato a youtube tra risate e stupore.
Ho scoperto, poi, che hanno entrambi numerosi fan-club e, sinceramente, non so cosa si nasconda dietro il fenomeno Chris Crocker-Magibon. Posso solo dire che sono ragazzi che cercano disperatamente di attirare l'attenzione su di loro, egocentrici e con manie di protagonismo: sono lo specchio di una bella fetta dell' attuale società che ci circonda. Dio perchè fai questo? ........ Dio? ........ Dio?!?..... .....Dioooooo????!!!!????..... ........................ "L'utente da lei chiamato non è al momento raggiungibile. Si prega di riprovare più tardi." . . .




11 marzo 2008

#49 Il silviodanaio?!?

Lo so, la realtà a volte può sembrare difficile da accettare, la nostra materia grigia in questi momenti ci sussurra "ti prego fa che non sia vero" oppure "è solo un brutto sogno... è solo un brutto sogno!" E invece no! Non è un brutto sogno, il silviodanaio purtroppo è reale.

La mente malata è quella di Roberto Barillaro, un ingegnere che, aguzzando l'ingegno, ha dato le sembianze del Berlus al tradizionale salvadanaio in terracotta. Devo ammettere che l'idea è carina, sale un po' di vomito a guardarlo, ma l'idea è simpatica.
Il "simpaticissimo" gadget in questione è stato presentato alla convention con cui il Pdl ha aperto la sua campagna elettorale. Aperto? C'è bisogno di aprirla la campagna del Pdl? La campagna del Pdl è sempre esistita e sempre esisterà. La faccia del Berlus è la sua campagna elettorale. E ora ce la ritroviamo pure spiattellata su un "dindarolo" (per dirlo alla maniera di mia nonna).
Comunque, il suddetto silviodanaio, ha anche un sito tutto suo dove è possibile comprarlo o regalarlo. Sul sito viene descritto come "il Leader dei salvadanai" e considerato come "il posto più sicuro in cui mettere i tuoi risparmi". Certo. Ma siamo impazziti? Come cosa è altamente irritante, anche se solo metaforica (e si spera resti tale), mettere i propri soldi nella bocca del Berlus.
Qualunque ignorante voterà per lui farà lo stesso gioco del silviodanaio: metterà i propri soldi nelle sue fauci e lui "gnammete". Il problema è che l'Italia pullula di ignoranti.
La differenza tra il silviodonaio e Silvio è che il primo quando lo rompi ci trovi tanti bei soldini, il secondo invece ti lascia in mano solo i cocci. Meditate gente, meditate...

7 marzo 2008

#48 El Paso & Fleet Street

Cosa accomuna El Paso in Texas con Fleet Street a Londra? Niente. Entrambi però sono lo sfondo dei due film più grandiosi che si trovano momentaneamente al cinema: “Non è un paese per vecchi” e “Sweeney Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street”.
“Sweeney” è l’ultimo capolavoro di Tim Burton: un musical tetro, ironico e tragico con le voci e le facce di Jhonny Depp, Helena Bonham Carter e un Sascha Baron Cohen degno di menzione. Il fatto che sia un musical può forse far assopire qualcuno ma, un finale tra i più belli mai visti e la bravura del cast, ti fanno perdonare il fatto che si mettano a cantare ogni cinque minuti.
“Non è un paese per vecchi”, invece, è l’ultima pellicola firmata dai fratelli Coen. Tratto a un libro di Cormac McCarthy, il film può sembrare apparentemente solo una caccia all’uomo, un western-thriller o un continuo spargimento di sangue ma è molto di più. I dialoghi sono la cosa che mi ha affascinato in assoluto, tutti brillantissimi, memorabili e allo stesso tempo naturali. Poi questo personaggio fichissimo, grottesco, pazzo, interpretato da Javier Bardem, che se ne va in giro ad ammazzare gente con una nonchalance pazzesca, un’arma goffissima e nessuno che è in grado di fermarlo: se lo incontri muori. Secondo me lui, metaforicamente parlando, rappresenta la morte: non guarda in faccia nessuno e quando te lo trovi davanti sai che è finita, al massimo ti concede di giocartela a testa o croce.
Nonostante siano due film diversissimi, si possono trovare molti parallelismi: a cominciare dai fiumi di sangue; il fatto che ti viene da sorridere nonostante qualcuno stia morendo (un po’ alla Tarantino); i premi vinti da entrambi i film che hanno fatto piazza pulita sia ai Golden Globe che agli Oscar; le scenografie (El Paso & Fleet Street appunto) che, forse per il fascino della precaria immortalità del deserto, forse per la bravura di Dante Ferretti nel creare una Londra così cupa, diventano vere e proprie protagoniste parlanti dei film; e questi due personaggi bellissimi, violentissimi, geniali e pazzi.
Ora, cosa sarebbe successo se Javier avesse incontrato Jhonny? Magari casualmente Javier si sarebbe andato a fare una barba da Jhonny, e per intrattenerlo, Jhonny avrebbe iniziato a canatre, Javier si sarebbe subito fatto girare i coglioni e lo avrebbe ucciso. O le lame di Jhonny sono più veloci? No, sicuramente se si incontrano si fanno una bella canna insieme e la cosa finisce a tarallucci e vino. Ne sono sicuro.